Trattamento termico di terreno contaminato da HCH

Dal 1949, in una località tedesca, un’azienda chimica gestiva uno stabilimento per la produzione di sostanze chimiche tra cui, tra il 1954 e il 1972, anche lindano.

“La produzione riguardava diversi isomeri di esaclorocicloesano (HCH), dei quali veniva venduto esclusivamente il γ-HCH per il suo effetto insetticida. I residui rimanenti (principalmente gli isomeri α-HCH, β-HCH e in parte δHCH) sono stati originariamente depositati come materiale strutturale in parti dell’impianto delimitate localmente, per innalzare il livello del suolo.

Tuttavia, le attività di costruzione degli anni successivi hanno dato luogo a saltuari spostamenti e contaminazioni nel terreno adiacente.”
Indagini ecotossicologiche e tossicologiche recenti hanno messo in luce quanto tale materiale non fosse adatto per essere utilizzato come materiale strutturale. Una parte dello stabilimento fu pertanto bonificato sostituendo il rilevato sopra descritto con materiale pulito.

Oltre 10.000 t del terreno contaminato da HCH, che presentava valori di contaminazione fino a 10.000 mg/kg HCH (misurati come EOX) e un tenore di cloro calcolato fino all’1%, furono trasportate all’impianto di trattamento termico della ARE Deutzen GmbH.

Poiché l’HCH è un materiale con un forte odore sgradevole, le emissioni odorose dovute alla degasificazione e allo sviluppo di polveri sono state ridotte al minimo stoccando temporaneamente il materiale in padiglioni dotati di sistema di aspirazione. Il trattamento del terreno tramite desorbimento termico ha permesso il successivo impiego del terreno risanato come materiale strutturale in discariche.